La Città fortezza
Un centro storico rinascimentale che dal sole prende il nome, una "città ideale" fortificata, un microcosmo rispecchiante la perfezione e l'armonia del macrocosmo, una invenzione spaziale: ecco la Terra del Sole o "Eliopoli" (Città del Sole).

Solo una città di nuova fondazione può vantare un preciso atto di nascita: è questo il caso di Terra del Sole. Concepita non come semplice fortilizio, ma come "città fortezza", un rettangolo bastionato con inscritto un abitato civile e militare, fu progettata e costruita dai migliori architetti e ingegneri del tempo: il Camerini come progettista, Baldassare Lanci, urbinate, il Buontalenti ed il Genga come suoi collaboratori e continuatori.

Entro il perimetro delle mura (2 km. e 87 m.) si sviluppa l'insediamento simmetrico comprendente quattro isolati. Due Borghi, Romano e Fiorentino, l'attraversano da Porta a Porta, secondo il decumano, affiancati da quattro Borghi minori. Due similari angolati Castelli fanno da pittoresco sfondo. Il tutto è raccordato dalla vasta Piazza d'Armi, dove si affacciano edifici monumentali: la Chiesa di S. Reparata, il Palazzo dei Commissari o Pretorio, quello dei Provveditori, quello della Provincia (Cancelleria) ed altri palazzi padronali.

Frutto di quell'Umanesimo che mise l'uomo al centro dell'universo, Terra del Sole rappresenta un raro tentativo di realizzare la "città ideale" vagheggiata dagli uomini del Rinascimento.

Essa risponde pienamente alle nuove esigenze militari emerse con l'introduzione delle nuove armi da fuoco: per questo furono ritenute superate le antiche fortezze preesistenti, come quella di Castrocaro e di Montepoggiolo. La progettazione di Terra del Sole rappresenta non solo un avanzato modello di architettura militare, ma anche un raro modello di impianto urbanistico "a misura d'uomo", valido per i nostri tempi, sia per la disposizione simmetrica e prospettica, sia per il sapiente rapporto tra spazi e volumi. I Borghi infatti sono larghi 9 metri, pari all'altezza delle case a schiera che li delimitano, secondo la norma leonardesca: "sia la larghezza delle strade pari alla universale altezza delle case".

Un ufficiale riconoscimento dell'importanza monumentale ed urbanistica di Terra del Sole è il Decreto Ministeriale del 26 Agosto 1965 (Gazzetta Ufficiale n. 235), che dichiara questo centro storico di "notevole interesse pubblico", tutelandolo con un vincolo ambientale.

Terra del Sole fu voluta da Cosimo de' Medici, primo Granduca di Toscana (1519-1574), figlio del Capitano di ventura Giovanni dalle Bande Nere, nato da Caterina Sforza, Signora di Forlì, sposata in terze nozze con Giovanni de' Medici detto "Il Popolano". Fu lo stesso Granduca, recatosi in questi estremi confini del suo Stato, a "designare" il luogo della nuova città-fortezza e ad assegnarle un nome. Già in data 1° Febbraio 1564 si preoccupava di far misurare e stimare i terreni "interpresi nella nuova fabbrica della Città del Sole". Il computo, in misure romagnole, fu di "tornature 44, pertiche 2, piedi 7". Trovasi registrato un preciso atto di nascita della nuova città fortezza. In una memoria olografa del Capitano di Castrocaro Corbizio II Corbizi si legge: " Ricordo come alli 8 di decembre 1564 si cominciò a fabbricare la nova Terra del Sole con processione e messa solenne in detto loco sendo Comissario Geri Resaliti ":

Alla cerimonia prese parte il Vescovo di Forlì, Antonio Giannotti da Montagnana alla presenza di "molto popolo".

E' il 18 Agosto 1565 il "Bando delle Case": "Volendo il Serenissimo Principe di Fiorenza e Siena edificare una nuova Terra, con procinto di mura, sue porte et propugnacoli ( i castelli) in un sito buono e molto conforme alle sue intenzioni".

Sarà sede del Commissario Granducale dal 1579, anno della sua inaugurazione, fino al 1784, quando, sotto i Granduchi di Lorena, la Provincia della Romagna Fiorentina di cui Terra del Sole era capoluogo amministrativo, giudiziario, militare e religioso sarà abolita.

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